Irritabilità, sbalzi d’umore e «lacrima facile»: sette semplici consigli per riuscire a gestire le proprie emozioni durante la gravidanza

La gravidanza rappresenta sempre un periodo della vita straordinario e, per certi versi, assai sconvolgente. Dal momento in cui una donna fa il primo test di maternità e, con il cuore in gola e le mani che le tremano, scopre di essere in dolce attesa, intervengono immediatamente molti cambiamenti, non solo a livello fisico, ma anche a livello intimo e introspettivo.
La futura mamma, per impersonare questo nuovo ruolo, dovrà riuscire a riorganizzarsi sia cognitivamente che emotivamente e molte potrebbero essere le difficoltà che un simile processo comporta, quali ansie, preoccupazioni, ma anche inspiegabili eccessi di ira e continui sbalzi d’umore.

Le donne, durante la gravidanza, spesso lamentano degli stati d’animo assai mutevoli. Alternano momenti positivi di tranquillità e fiducia in se stesse, a momenti di estremo sconforto e tristezza. Un attimo prima, si sentono serene e in pace con il mondo, un attimo dopo si accendono per quelle che loro stesse definiscono delle «sciocchezze», diventando di colpo irascibili e furiose. È come se ogni singola percezione, per via della propria condizione psicologica, venisse in qualche modo amplificata e, di conseguenza, qualunque reazione diventa esagerata, tanto da sembrare quasi anormale.

Per quanto un figlio possa essere voluto, il periodo dell’attesa è sempre una condizione totalmente imprevedibile e questo genera sempre nella donna una profonda insicurezza, oltre ad una costante sensazione di «perdita di controllo» sul proprio corpo e sul proprio stato fisico, sui propri sentimenti e sulle proprie emozioni, sul proprio ruolo, sul proprio stile di vita e abitudini, sulla vita di coppia.

Nei prossimi articoli, parlerò in maniera più approfondita di come affrontare e risolvere alcune delle paure più comuni che accompagnano la gravidanza, quali quelle relative alla salute del bambino, al parto, o quelle più diffuse rispetto a se stesse (l’idea di non farcela ad essere una buona madre, il timore di perdere la propria libertà ecc.), ora vorrei dare invece, alcuni suggerimenti alle future mamme per riuscire a vivere al meglio i nove mesi di gestazione, sette semplici consigli che potrebbero tornare loro utili anche per prevenire eventuali condizioni patologiche future, quali il baby blues o la depressione post-partum.

Tenete un diario: riuscire ad mettere per iscritto il dolore o la rabbia nei confronti di determinate persone o situazioni vi permetterà, a poco a poco, di distaccarvi emotivamente da tali stati d’animo, impedendo loro di «inquinare» il vostro presente e di compromettere la vostra quotidianità. Come chiaramente espresso nell’aforisma che ho citato all’inizio di questo articolo, esprimere i sentimenti negativi in forma scritta è un ottimo strumento di auto-guarigione, poiché ha un effetto canalizzatore: fa defluire il flusso emotivo e lo lascia sulla carta.

Condividete la vostra esperienza con i vostri cari: parlare delle proprie sensazioni, anche se negative, a patto che non diventi una costante lamentela fine a se stessa, può essere altrettanto terapeutico e senz’altro non vi fa sentire sole nell’affrontare questa nuova avventura.

Cercate di non cambiare troppo le vostre abitudini di vita: la gravidanza non è una malattia e, a meno che non intervengano complicazioni mediche di vario genere, non ci sono motivi per non rispettare il vostro stile di vita o rinunciare totalmente a quelli che sono i vostri interessi.

Tenetevi impegnate: anche se non lavorate e siete a casa in maternità, cercate di sfruttare al meglio il tempo libero a vostra disposizione: andate al cinema, leggete, frequentate gli amici, viaggiate, fate sport e dedicatevi alla cura di voi stesse.

Passate più tempo con il vostro partner: riuscire a creare dei momenti speciali per la coppia è fondamentale in questo momento della vostra vita e saranno sicuramente delle occasioni che, anche in futuro, ricorderete sempre con estremo piacere e forse anche con un pizzico di malinconia.

Non opponetevi, ma lasciatevi andare: i cambiamenti psicofisiologici che la gravidanza comporta possono essere particolarmente fastidiosi, ma vivendo alla giornata e lasciando che succeda ciò che deve succedere, senza opporre resistenze, potrete anche scoprire aspetti piacevoli di questa condizione così meravigliosa e unica.

Non vergognatevi di chiedere un aiuto specialistico: se proprio doveste accorgervi di non riuscire da sole a far fronte alle vostre paure e alle vostre difficoltà emotive, rivolgetevi ad uno psicoterapeuta. Anche una terapia breve e mirata può essere molto efficace, poiché vi permetterà di riattivare le risorse personali bloccate e di superare questo momento di fragilità, prima che si strutturi come un problema invalidante.

Articolo di Chiara Ratto, Psicologa e Psicoterapeuta

 

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Immagine tratta dal sito health.msn.co.nz

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