Se nel campo dell'alimentazione è vero il detto “Siamo quello che mangiamo” in quello che riguarda la scelta dei giochi da regalare per il Natale si può tranquillamente dire “siamo quello con cui giochiamo”.

Ed è proprio alla luce di questa affermazione che dobbiamo scegliere bene, ascoltando sì i bambini e quello che scrivono a Babbo Natale, ma anche facendoci guidare nella scelta osservando bene la loro specifica fase di sviluppo.

Non solo, quello che deve fare l'adulto riguarda anche una scelta di durata del gioco, infatti molti di essi richiesti soprattutto in funzione delle pressanti pubblicità che inevitabilmente entrano nelle nostre case in questo periodo, hanno una giocabilità molto più breve di quello che ci si aspetterebbe.

Il clamore suscitato dai giochi molto strutturati con musiche e suoni e costruiti con materiali poco ecologici, si affievolisce già dopo qualche giorno, ed è bene quindi avere un piano di riserva in questi casi!

Il piano di riserva è costituito da tutti quei giochi meno strutturati, che permettono quindi di creare non una sola possibilità di gioco ma infinite... o quasi.

Per il bambino che possiede una spiccata intelligenza meccanica andranno bene costruzioni di diverse tipologie, cercando un po' in rete ne troverete di calamitate, con pezzi che stimolano le capacità costruttive e la motricità fine.

Anche i materiali creativi possono essere utilizzati come validi regali, non solo i pennarelli (che io sconsiglio per lo scarso esercizio fine motorio per il tono muscolare della mano), ma anche materiali che l'industria del gioco ha ormai reso utilizzabili anche in casa perchè poco “sporchevoli” come sabbia con polimeri che viene utilizzata sempre a livelli diversi in base allo sviluppo del bambino.

Sul forum mammeonline anni fa trovai la bellissima idea dello “scatolone fabbricone” una scatola con dentro materiali vari: nastri, cartone, scotch, creta o das, cannucce e tutto quello che può essere utilizzato in maniera creativa da un bambino... davvero una risorsa incredibile nei lunghi pomeriggi invernali!

Da non sottovalutare piccoli giochi in scatola, con durata variabile e obiettivi e regole di facile comprensione anche per bambini a partire dai 3 anni, i miei preferiti sono quelli in cui la competizione viene sostituita da un sano spirito collaborativo!

Un altro validissimo esempio di gioco “alternativo” sono le carte con le quali si possono creare delle storie, in ognuna di esse sono rappresentati dei personaggi o dei luoghi che combinati insieme possono dare vita all'immaginazione dei bambini (e fanno sicuramente bene anche allo sviluppo del linguaggio), se poi si vuole dare il massimo ci si può sbizzarrire a rappresentare questi personaggi aggiungendo gesti motori.

Quindi non mi resta che augurarvi buona scelta e buone feste a tutti!

Silvia Campanella, psicomostricista

 

 

Ritratto di Silvia Campanella

Posted by Silvia Campanella