In Italia quasi il 7% dei bambini nasce prematuro. Le mamme che partoriscono in anticipo si trovano a dover far fronte a una gamma di situazioni e sentimenti che possono andare dall’incredulità, allo shock, sensi di colpa, paura e preoccupazione se il bambino ha problemi di salute o loro stesse vengono da una gravidanza difficile o un parto d’urgenza.

Una buona parte dei prematuri necessita di cure speciali, e di un reparto ad hoc, la Terapia Intensiva Neonatale (TIN). In questo reparto le cose sono molto diverse da quello che ognuna aveva immaginato e sognato per sé stessa e il proprio piccolo. I bambini spesso sono collegati a monitor e macchinari, la mamma e il papà non possono toccarli o possono farlo solo per pochi minuti. Tutto è asettico, medicalizzato, e spesso poco rassicurante. Il personale è specializzato, tutti sono impegnati e la mamma molte volte si sente più che inutile.

Ma c’è qualcosa che la mamma può fare, e può fare solo lei, di preziosissimo per il suo piccolo nato troppo di fretta: dare il suo latte.

Spesso le condizioni di salute o il basso peso fanno passare in secondo piano l’avvio dell’allattamento, e/o la mamma è reduce da un parto difficile o ha lei stessa problemi di salute. Ma se riesce a dare anche solo poche preziose gocce di latte, farà una differenza enorme per il suo bambino. Molte mamme di prematuri raccontano anche che dare il latte è stato fondamentale per sentirsi utili, e rendersi conto di essere diventate davvero mamme anche se non avevano ancora il proprio bimbo da stringere tra le braccia.

Perché il latte di mamma è così importante?

Naturalmente tutti sappiamo i benefici dell’allattamento in generale, ma per un piccolo nato pretermine, la Natura offre vantaggi straordinari in più.

Il latte di una mamma che partorisce in anticipo è diverso da quello delle mamme che partoriscono a termine: la Natura sa che quei cuccioli sono ancora più immaturi e bisognosi di aiuto, e sa in particolare quali sono gli organi che si perfezionano per ultimi e che quindi hanno avuto meno tempo per svilupparsi in utero. Il latte pretermine – per parlare solo di alcune delle caratteristiche più significative- così è ancora più ricco del colostro in elementi immunitari, per proteggere il neonato prematuro dalle infezioni (i prematuri ne sono più a rischio poiché il loro sistema immunitario è particolarmente immaturo); contiene poi moltissimi grassi, per permettergli di prendere velocemente peso e accelerare lo sviluppo cerebrale e nervoso; aiuta il bambino nello sviluppo neurologico e visivo (due aspetti critici per un prematuro).

Le proteine del latte materno sono proteine umane, quelle perfezionate da milioni di evoluzione della specie, e gli enzimi che il latte contiene, permettono al piccolo di digerire più facilmente il pasto, faccenda estremamente importante vista la sua immaturità anche dal punto di vista gastrointestinale e renale.

È molto importante che ogni mamma di prematuro sia sostenuta e aiutata anche praticamente e quotidianamente, per iniziare a tirare il latte il più presto possibile dopo il parto (possibilmente entro le 6 ore), e incoraggiata per ogni singola goccia di latte che può dare al suo bambino!

Spesso le persone intorno a lei sono preoccupate per la sua salute e serenità, e temono che l’allattamento sia un motivo in più di affaticamento. Se la mamma riceve aiuto e sostegno, l’allattamento non solo può non essere un motivo di eccessivo stress, ma può essere il modo per sentirsi utile, sentirsi “connessa” al proprio bambino, prendersi cura di lui anche se in modo indiretto, aiutarlo a crescere nel modo migliore possibile nonostante le difficoltà.

Quanto più la situazione è complessa, tanto più può essere utile o indispensabile un aiuto concreto e competente: rivolgetevi a personale con esperienza di allattamento di mamme di prematuri, che sappia come avviare e mantenere la produzione di latte, come usare un tiralatte ospedaliero, come conservare e trasportare il latte, come aiutare il bambino ad andare al seno quando sarà il momento per farlo.

Non cercate di fare tutto da sole: state già facendo sforzi straordinari. Chiedere aiuto non è una segno di debolezza ma di forza!

Persino nei casi in cui il bambino è così piccolo che non può alimentarsi subito per bocca, il latte tirato può essere un prezioso investimento per il suo futuro: prima di tutto perché prepara il corpo della mamma al futuro allattamento, e poi perché questo liquido preziosissimo può essere anche congelato e tenuto da parte come “riserva”: un primo regalo da fare al proprio bambino, appena sarà in grado di approfittarne.

Martina Carabetta, IBCLC (Consulente Professionale in Allattamento Materno)
Latte & Coccole – Roma

www.latteecoccole.it

 

Ritratto di Martina Carabetta

Posted by Martina Carabetta

Martina Carabetta, mamma di due ragazzi ormai ex-adolescenti, ed IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), cioè Consulente Professionale in Allattamento Materno, da quasi 20 anni aiuto le mamme in allattamento a Roma (e non solo!).