Libri per sognare

Kalandraka nasce in Spagna il 2 aprile 1998, Giornata Internazionale del Libro per i Ragazzi, con lo scopo, soprattutto, di riempire un vuoto editoriale: pubblicare albi illustrati, sia per recuperare fiabe classiche e racconti tradizionali, sia per divulgare le creazioni artistiche di autori e illustratori contemporanei.

Quando è approdata in Italia, 10 anni dopo, era già forte di oltre 100 titoli, pubblicati in diverse lingue, valorizzando le culture rappresentate e sposando un atteggiamento fortemente interculturale.

In Italia i suoi libri hanno incontrato subito il favore del pubblico, sin dalle sue prime apparizioni alla Fiera del libro di Bologna, quando ancora non c’erano testi in italiano.

È facile appassionarsi ai libri di Kalandraka perché c’è una cura inverosimile sia nella scelta dei testi, sia nelle illustrazioni che le accompagnano: un connubio sempre perfetto che è una vera goduria per il lettore, sia esso bambino o adulto, uno dei rari casi in cui il libro è davvero “per tutti”.

Stimolare il senso estetico, oltre che essere sollecitati dalla magia delle parole è la missione principale di questa casa editrice e se, come dichiarò Kvetà Pacovska, «L’albo illustrato è la prima galleria d’arte che il bambino visita», Kalandraka ha centrato in pieno questo scopo: lo stupore creato dalla bellezza delle immagini è il primo passo per sensibilizzare i bambini al colore, all’iconico, al guardare, all’immaginare, al diverso da sé, coniugato sempre con la narrazione, strumento principe, per rielaborare in senso cognitivo e affettivo l’esperienza stessa.

Vi consiglio due albi usciti quest’anno, nuovi quindi, ma classici nello stile e nelle tematiche, due libri di cui vi innamorerete e che non potranno non essere presenti nella vostra biblioteca di vita.

Nel bosco
di Anthony Browne
trad. Gabriella Manna
Collana Libri per sognare
Kalandraka 2014

Età di lettura: da 4 anni.

Nel bosco Kalandraka Cover

La mamma mi chiese di portare una torta alla nonna che non stava bene.
«Non andare nel bosco».
«Prendi la strada lunga che fa il giro».
La versione più antica trascritta dalle fonti orali è del 1695, in un manoscritto attribuito a Charles Perrault, Le Petit Chaperon Rouge, pubblicata successivamente, nel 1697, in Histoires ou contes du temps passé, avec des moralités, noto in seguito come Contes de ma mère l’Oye. Nella versione di Perrault non c’è il lieto fine e Cappuccetto Rosso viene mangiata dal lupo, con una spiegazione esplicita della morale.
Quella giunta fino a noi è la versione dei Fratelli Grimm che la pubblicarono già nel 1812, ma la revisionarono fino alla pubblicazione definitiva del 1857.
La versione di Anthony Browne evoca la celeberrima fiaba ma la bambina è in realtà un bambino, che ha paura dei temporali notturni e ha nostalgia del suo papà.
 
Nel bosco Kalandraka - paura
 
La mamma, come da copione, invita il bambino a portare alla nonna il classico cestino, senza attraversare il bosco, consiglio che, ovviamente, sarà eluso dal nostro protagonista.
E questo bambino con la maglia a righe attraversa un bosco popolato da personaggi evocativi di altre fiabe, il ragazzino con la mucca (Jack e la pianta di fagioli?), la fanciulla bionda (Riccioli d'Oro e i tre Orsi?
 
Nel bosco kalandraka - Alice

 

e due bambini abbandonati dai genitori (Hansel e Gretel?). 

Nel bosco kalandraka - Hansel e Gretel

 

Fondamentale il ruolo del bosco nella fiaba, una presenza indispensabile, che rappresenta il momento dello smarrimento e del perdersi, luogo dell’inaccessibile, ma anche luogo dentro il quale, poi, ci si ritrova: è proprio nell’oscurità e nell’incognita della foresta che giunge un nuovo stimolo, una prova, un personaggio strano, o un animale, un’opportunità di una nuova relazione su un piano diverso, con una parte di noi, oltre alla possibilità di scoprire e cogliere i suggerimenti di un inedito e ritrovato alleato interiore.

Nel bosco Kalandraka - cappuccetto rosso

Anthony Browne rende fredde, glaciali e paurose le immagini della foresta, in bianco e nero, per mostrare lo spavento e la preoccupazione del bambino che la attraversa, un lavoro fantastico nel trattare l’ansia dei piccoli. 

Stormo
di David Daniel Álvarez Hernández e María Julia Díaz Garrido
trad. Elena Rolla
Collana Libri per sognare
Kalandraka 2014

Età di lettura: da 7 anni.

Stormo Kalandraka - cover

Un giorno, gli uccelli rivolsero lo sguardo oltre i rami e le foglie
e immaginarono una vita diversa.
E così ebbe inizio una nuova era.

La perfezione del volo e il librarsi nel cielo sono state da sempre desideri dell’uomo, per superare i propri limiti, volare in alto per liberarsi dai timori, dalle riserve mentali, dai pregiudizi, dai condizionamenti della realtà.

Ma cosa avviene se chi può volare decide di sperimentare nuove tecniche di volo, cercando la comodità, la facilità, cadendo negli eccessi e desiderando l’impossibile?

Stormo Kalandraka - eccessi

Stormo sceglie i volatili per descrivere gli eccessi che nel mondo animale sono praticamente inesistenti: solo gli uomini sono capaci delle esagerazioni comportamentali narrate nel brevissimo testo di questo albo illustrato, parole che non volano, parole che pesano come macigni.

Stormo Kalandraka - pavone

Ogni pagina, ogni illustrazione, uccelli atropomorfizzati, sono capolavori: favolose illustrazioni a matita pregne di dettagli e suggestioni, disegnate con grande eleganza e con riferimenti simbolici che invitano ad interrogarsi sullo sviluppo sfrenato del mondo e sui desideri senza limiti degli uomini, che portano spesso a guerre inutili e senza senso.

Stormo Kalandraka - morti

Un piccolo sollievo, uno spiraglio, nell’ultima tavola, nelle ultime parole, un lumicino di speranza che non dobbiamo mai far spegnere: «Per fortuna, da qualche parte, c’è ancora chi desidera aprire le ali e imparare a volare»... semplicemente.

Stormo Kalandraka - speranza

Evocativi anche i risguardi, piume, simbologia ricchissima, l’essenza sacra di tutti gli uccelli: una bagnata in apertura, simbolo di pesantezza e staticità, leggere ed eteree quelle finali.

(Un omaggio ai lettori: la riproduzione di una tavola originale del libro).

Angela Articoni

Letteratura per l’infanzia

 

 

 

Ritratto di Angela Articoni

Posted by Angela Articoni

Angela Articoni è Dottoressa di Ricerca in Scienze Pedagogiche, studiosa, esperta e cultrice di Letteratura per l’infanzia. Le sue principali linee di ricerca indagano l’evoluzione della letteratura giovanile in ambito artistico, lʼanalisi delle fiabe con un approccio interdisciplinare e uno “sguardo di genere” e la scrittura “al femminileˮ per lʼinfanzia e la gioventù. Oltre a numerosi saggi in volumi e articoli in riviste scientifiche, ha pubblicato per Aracne Arte bambina (2017) e La sua barba non è poi così blu... (2014) ˗ vincitore di due premi letterari ˗ e tradotto anche in spagnolo per i tipi di Benilde (2015).

Fondatrice e curatrice della pagina e del gruppo Facebook Letteratura per l’infanzia, che contano a oggi migliaia di followers.

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